Come scegliere il fornitore di banda larga
Le prestazioni della tua connessione internet aziendale dipendono da molti fattori, ma sicuramente la larghezza della banda (in definitiva i Giga in download e upload disponibili) è uno di quelli che influisce di più sulla velocità con cui riuscite a navigare in azienda, scaricare dati, effettuare chiamate VoIp e video chiamate di buona qualità, accedere e salvare dati sul cloud, vedere video in streaming ecc ecc.
In Italia l’operatore dominante che possiede le centrali telefoniche e la rete in rame è TIM. Ad esso si è affiancato Open Fiber, operatore nato nel 2016 con l’obiettivo di realizzare un’infrastruttura di rete a banda ultra larga interamente in fibra ottica FTTH (FTTH sta per “Fiber to the Home”, cioè “fibra fino a casa”).
Specialmente nel caso in cui la sede della vostra azienda non sia ancora raggiunta da una copertura di tipo FTTH, ovvero del doppino di fibra che arriva direttamente dentro l’azienda, la disponibilità e la qualità della tua banda larga sarà influenzata sostanzialmente da due fattori principali:
- la modalità con cui il vostro operatore telefonico che vi fornisce i servizi di connettività si collega alla rete principale degli operatori dominanti;
- le caratteristiche fisiche della connessione a Internet cosiddetta dell’”ultimo miglio”, ossia l’ultimo tratto di linea che collega l’armadio dell’operatore alla tua azienda.
Le modalità di accesso degli operatori alla rete principale.
Gli acronomi VULA (Virtual Unbundled Local Access), SLU (Sub-Loop Unbundling) e NGA (Next Generation Access) sono usati per indicare la modalità di accesso alla rete dell’operatore che vi fornisce la banda larga in azienda. Queste modalità di accesso influiscono notevolmente sulle prestazioni della vostra connessione internet, cerchiamo di capire come e perché:
- il VULA è una tipologia di accesso con cui l’operatore affitta l’intera tratta che va dalla centrale telefonica TIM sin dentro le aziende (o le abitazioni). In Italia, i principali operatori disponibili in VULA sono Fastweb, Vodafone, Tiscali e Wind Tre. A livello di prestazioni, una linea TIM e una linea VULA sono sostanzialmente identiche. Talvolta possono però sorgere problemi di saturazione, l’accesso alla rete TIM è infatti “virtuale”, perché l’operatore non affitta fisicamente il collegamento e non può usarlo in modo esclusivo, la fibra ottica trasporta il traffico di tutti gli operatori, con possibili problemi di saturazione, nel caso in cui il tuo operatore non ti garantisca una banda minima sul contratto.
- Lo SLU indica l’affitto da parte di un operatore soltanto della tratta in rame che va dagli armadi TIM sino alle aziende (o abitazioni). Questo comporta che l’operatore duplichi l’infrastruttura di TIM, installando degli apparati in strada e in in aggiunta a quelli di TIM, completamente indipendenti da TIM. I due principali operatori che in Italia hanno installato infrastrutture SLU sono Fastweb e Vodafone, entrambi in poco più di 100 comuni. La rete SLU di Vodafone viene talvolta chiamata anche “MAKE”, mentre quella di Fastweb “FTTS”. In aggiunta, Tiscali ha un accordo con Fastweb per la rivendita della FTTS. La copertura SLU non porta quasi nessun beneficio in termini di prestazioni della connessione per il cliente.
- Con l’accesso NGA, un operatore può offrire linee FTTC/FTTH ai suoi clienti senza essere presente con la propria rete nelle centrali TIM locali. La connessione del cliente viene infatti gestita da TIM, e il traffico viene raccolto dall’operatore alternativo in un apposito punto di raccolta che può essere sia a livello di area sia macroarea, cioè a livello di provincia o di regione. Gli accessi NGA possono soffrire talvolta di saturazione, nel caso in cui la banda richiesta sia stata sottostimata dall’operatore, con evidenti problemi sulle prestazioni della connessione. Inoltre, in NGA l’operatore perde il controllo sia della rete di accesso che di parte della rete di trasporto. La risoluzione dei guasti deve quindi passare quasi sempre da TIM.
Il problema dell’”ultimo miglio”
E’ soprattutto nel punto di connessione all’ultimo miglio dove si creano possibili colli di bottiglia nelle prestazioni di Internet. Ciò può verificarsi per differenti motivi:
- posizionamento dei punti di scambio (distanza degli armadi fisici dall’utenza finale),
- tipologia di connessione che collega l’armadio all’utente (rame, fibra, radio,…),
- mancanza di accordi efficaci tra operatori spesso in concorrenza tra di loro,
- “overbooking” delle linee internet che causano un eccessivo traffico (generalmente la banda garantita dall’operatore è infatti molto inferiore a quella nominale).
Se la tua azienda ha una connessione a banda larga ma la navigazione continua ad essere scadente è un problema del tuo operatore che non ti garantisce le prestazioni che ti ha promesso. Assistel può aiutarti a verificare quale siano i migliori servizi di connettività nella tua zona scavalcando il problema dell’ultimo miglio con linee che arrivano direttamente dentro la tua azienda, con una garanzia sulle performance di velocità del 90% sulla banda nominale.
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